Ravello

Ravello

Il duomo

E' una Basilica di derivazione benedettino - cassinese, edificata alla fine dell'XI secolo, sulla centrale piazza del Vescovado. L'edificio con tre navate, ha una facciata con tre antichi portali marmorei. Interno del Duomo di RavelloSulla porta sono rappresentati in modo simbolico il mondo animale e vegetale, l'universo umano e le gerarchie della Chiesa. La navata destra ospita un sarcofago trecentesco e una preziosa tavola del cinquecento raffigurante San Michele Arcangelo che abbatte Satana. In fondo alla navata sinistra, di fianco al presbiterio, è presente la cappella di San Pantaleone, con all'interno l'ampolla in vetro, oro e argento contenente il sangue solidificato del Santo, che ogni anno si liquefa miracolosamente. Busto femminile con diadema e lunghi orecchiniA sinistra delle navata centrale è presente l'ambone dell'Epistola, risalente al XII secolo, decorato da due preziosi mosaici, raffiguranti l'episodio biblico del profeta Giona, ingoiato e vomitato dal pistrice, prefigurazione della morte e resurrezione di Gesù. Il pulpito, opera di Nicola di Bartolomeo da Foggia, fu donato da Nicola Rufolo nel 1272. L'arredo è costituito da una rampa d'accesso e da una cassa quadrangolare che poggia su sei colonne sorrette da tre leoni e tre leonesse dalla folta criniera. Da non perdere una visita al Museo del Duomo nel quale è possibile ammirare urne cinerarie, sarcofagi, sculture, e soprattutto un busto femminile con diadema e lunghi orecchini.

Palazzo Rufolo

Sorto tra l'XI e il XII secolo, si propone come raccordo tra strutture che sono state create in tempi successivi e difficili da determinare. E' probabile che la maggior parte delle costruzioni sia stata edificata alla metà del XIII secolo, nel periodo di maggiore splendore della famiglia Rufolo. Il complesso è circondato su ogni lato da un muro di cinta e verso i monti è presidiato da due torri: la torre maggiore con il compito offensivo-difensivo, priva di troppi ornamenti, sembra essere stata indirizzata alla costruzione di castello. Un ombroso viale conduce al chiostro, elevato su archi ogivali sorretti da colonne in marmo bianco. Qui la decorazione diventa ricamo minuzioso: le colonnine sono sormontate da ornamenti in pietra tufacea che assumono un aspetto fiammeggiante. Giardini di Palazzo Rufolo Giardini di Palazzo Rufolo Giardini di Palazzo Rufolo Nel XV secolo la domus aristocratica passò per diritto di successione alle famiglie Muscettola e Confalone mentre nel XVIII secolo divenne proprietà della famiglia D'Afflitto che, per rendere abitabile la struttura, spese ingenti somme distruggendo pregevoli parti dell'edificio. Nel 1851 il palazzo fu acquistato dallo scozzese Francis Nevile Reid, illustre botanico e appassionato d'arte, che giovandosi dell'operato di Michele Ruggiero, restaurò con gusto le emergenze architettoniche e il giardino, ormai abbandonato. È proprio in questo giardino d'incanto il 26 maggio 1880 Richard Wagner trovò l'ispirazione per l'ambientazione del quadro scenico del II atto del Parsifal.