Scala
Scala
Un'altura posta a circa 400 metri sul mare è il paese più antico di tutta la costa e fu edificato con chiaro intento strategico. Secondo un'antica cronaca sarebbe stato fondato nel IV secolo da naufraghi romani diretti verso Costantinopoli. La notizia è tuttavia storicamente indimostrata. Certa è invece la funzione che i contrapposti altopiani di Scala e Ravello ebbero nel Medioevo: furono i principali baluardi fortificati del territorio amalfitano. Un antico documento di Carlo D'Angiò rende nota l'esistenza di due castelli nel territorio scalese: il primo, del quale restano tracce su una vetta ad oltre 1000 metri di altezza, era denominato castrum Scalae Maioris, e l'altro, i cui resti sono ancora visibili nella frazione chiamata Pontone, era detto castrum Scalellae. Nel 987 la città divenne sede vescovile. Quando però l'autonomia del ducato amalfitano volse fatalmente al tramonto, l'imponente fortificazione di Scala non poté evitare una serie di devastazioni: il saccheggio e l'incendio da parte del normanno Roberto il Guiscardo nel 1073; la feroce distruzione inflitta dai Pisani circa sessanta anni più tardi; l'irruzione delle armate di Ottone di Brunswick nel 1210 e quella attuata dai ribelli dei Vespri. Scala però non si distinse soltanto in episodi bellici, ma prendendo parte attiva alle vicende della repubblica marinara si rese protagonista anche nel commercio e nell'artigianato. Gli scalesi avevano stabilito sin dall'XI secolo a Napoli una vera e propria colonia commerciale con una chiesa ubicata nei pressi di Porta Nolana. Il 31 luglio 1603 la diocesi di Scala fu unita a eque principaliter alla diocesi di Ravello e il 27 giugno 1818 entrambe le diocesi furono soppresse. Dal 1806 al 1860 è stato capoluogo dell'omonimo circondario appartenente al Distretto di Salerno del Regno delle Due Sicilie. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia è stato capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente al Circondario di Salerno.
Il duomo di San Lorenzo
Il monumento più importante e significativo della città di Scala, già sede vescovile, è costituito dal Duomo di S. Lorenzo, risalente al XII secolo la cui facciata geometrica si staglia maestosa in piazza Municipio. L'edificio, di impianto romanico, a seguito dell'ultima trasformazione nel 700, ha assunto l'attuale conformazione barocca Bellissimo il soffitto interno affrescato dal Cacciapuoti. Nella cripta, in stile gotico, è conservato un suggestivo Cristo in legno del secolo XII, molto venerato in Costiera, mentre addossato alla parete nord si erge un monumento sepolcrale in stucco, fatto erigere dal nobile scalese Antonio Coppola in onore di sua moglie Marinella Rufolo. Nel tesoro del Duomo è custodita una preziosa mitra vescovile, donata da Carlo I d'Angiò nel 1270. La bellezza della natura, la pace e la spiritualità di Scala accesero l'ardore di Suor Maria Celeste Crostarosa,portando il suo spirito così vicino al Redentore, da riceverne le prime "illuminazioni", preludio alla fondazione di un nuovo Istituto religioso. Furono le sue visioni mistiche che incuriosirono e conquistarono S. Alfonso Maria de Liguori, che in questa città concepì e fondò, il 9 novembre 1732, l'Ordine dei Padri Redentoristi, sparsi oggi in tutto il mondo. Per godere della spiritualità alfonsiana è possibile seguire un percorso turistico religioso e visitare i luoghi cari al culto del Santo e il protomonastero delle Suore Redentoriste.
Chiesa di minuta dedicata all'annunziata
Con cripta finemente affrescata. Il tempio situato su un poggio con lo sguardo sugli abitati di Atrani e Amalfi è un tipico esempio di romanico meridionale, la cui datazione viene ascritta intorno al secolo X. Poco al di sotto colpiscono il turista per la loro imponenza i ruderi dell'abside dell'antica chiesa di S. Eustachio, di patronato della nobile famiglia d'Afflitto. Essi si lasciano ammirare per l'arditezza della costruzione, le decorazioni a colonnine di marmo, le splendide policromie delle tarsie di tufo con archi intrecciati disegnati dal chiaroscuro di conci alternati: un capolavoro di arte e cultura.