Trekking
I magici e famosi sentieri Trekking della Costiera Amalfitana
Sentiero degli Dei, Valle delle Ferriere, Via Maestra dei villaggi, Sentiero Convento dei Cospiti, Sentiero di Abu Tabela, Sentiero delle Agavi in fiore…
Scopri tutti i meravigliosi percorsi Trekking della Costiera Amalfitana: lungo spettacolari scalinate e mulattiere che dalla costa scendono al mare, attraversando terrazzamenti di limoni, uliveti, vigneti, antiche cartiere e monasteri, villaggi e borghi marittimi, fino a raggiungere le stupende spiagge di Amalfi.
Trekking
Il Sentiero degli dei è uno dei tracciati più spettacolari della Costiera Amalfitana. Dal nostro B&B si raggiunge Bomerano (Agerola). Si passa sotto la "Grotta del Biscotto", così detta per la particolare conformazione geologica della roccia. Superata la località Colle Serra, si apre un incantevole scenario sulle isola "Li Galli", sulla penisola Sorrentina e Capri. Si prosegue per poi scendere a Positano attraverso una lunga scalinata. Continuando si può arrivare fino alla spiaggia grande di Positano.
Arrivati ad Agerola, raggiungere la frazione San Lazzaro. Da qui prendere via Radicosa seguendo la segnaletica CAI. Percorrendo un sentiero sassoso, si risale il fianco del vallone fino ad arrivare alle suggestive cascate e alla Riserva Naturalistica della Valle delle Ferriere, dove cresce una specie endemica di felce risalente all'Era Terziaria, la Woodwardia radicans. Si può proseguire nella discesa verso Amalfi, ammirando lungo il percorso, i ruderi delle antiche ferriere e delle cartiere della Valle dei Mulini.
Sentiero di origini antiche, così denominato poiché collegava, e collega tutt'oggi i principali borghi che tra Agerola ed Amalfi, passando per Tovere, Vettica e Pogerola. Percorso di alto valore sia storico che paesaggistico, che da l'opportunità di "camminare" tra gli usi della popolazione locale, potendo carpire come si è adattata alle forti pendenze che offre il territorio della Costiera Amalfitana; non solo, l'escursione offre un panorama che non discosta mai, lungo tutto il percorso, dal mare sottostante.
Il sentiero è di media difficoltà, però permette un'eccezionale veduta a strapiombo su Amalfi.
Le prime notizie sul
convento dei Cospiti risalgono all'XI sec, presumibilmente di fondazione benedettina. Dal XIII sec al XIV secolo vi furono
trasformazioni in seguito al passaggio di frati di San Francesco, ma anche se la tradizione orale vuole che sia stato fondato dal santo durante il soggiorno ad Amalfi nel XII secolo, tale tesi non è avvalorata dalle
fonti storiche.
Abu Tabela è la corruzione asiatica del cognome del Generale Avitabile, un famoso personaggio storico che fece ritorno nella metà dell'800, dall'India al suo paese natio, ricco di onori e ricchezze. Si prosegue dalla Gola del vallone di Furore, fino a punta Scotelo passando per i resti della vecchia polveriera, appoggiata sul fianco di una rupe. Il sentiero risale verso la località Pino, sovrastata dal poggio Belsito, dove sorgeva il palazzo del Generale, in seguito sostituito dalla Colonia Principe di Napoli.
Agavi in Fiore deve il suo nome alla forte presenza della pianta succulenta. Dopo la Passeggiata dell'Amore che si può intraprendere dalla stradina antistante alla Chiesa di Sant'Elia il profeta a Furore (in cui si conserva un celebre trittico su tavola del pittore Angelo Antonello da Capua) si procede per il sentiero che porta a Pennola, attraverso agavi, fichi d'india, carrubi, lentischi, rosmarino. Si raggiungono le località Grottole con il suo stazzo per gli armenti e il ponte di Marina di Praia sulla Strada Statale.
Dal piazzale del Carmine, in prossimità della chiesa di Sant'Elia, una scalinata all'ombra di un secolare carrubo, scende verso il Fiordo di Furore, seguendo l'antico percorso del contadino-pescatore. Il tempo per percorrere il sentiero è di circa 40 minuti. Pochi passi è si è già immersi nell'intensa macchia mediterranea dalla quale emergono, qua e là, geometrie naturali di particolare rilievo. L'antica costruzione del Palazzo dei Maccaronari, eretto sui costoni rocciosi, si impone tra la vegetazione circostante di olivi selvatici e roverelle.
Il sentiero dei Pipistrelli Impazziti può essere considerato come il naturale proseguimento di quello della Volpe Pescatrice. Si parte dal Fiordo lungo un sentiero che penetra, dopo un po', in un verde molto. Troviamo il borgo dei pescatori e il Mulino-Cartiera, il ponte di adduzione dell'acqua, i mulini di Conca dei Marini e, più in alto, i ruderi di una vecchia cartiera. Il sentiero ad un certo punto piega a destra e si inerpica sulla rupe fino a Punta Tavola.